Emoglobina, la proteina che trasporta l'ossigeno

L'Emoglobina è una delle più importanti proteine del nostro organismo, perché ha il compito di trasportare ossigeno dai polmoni, verso gli altri tessuti del corpo.

Durante queste fasi, essa scambia l'anidride carbonica, che ritorna ai polmoni, per poi essere espulsa successivamente mediante l’espirazione.

Quando nel nostro apparato i valori dell'emoglobina sono troppo alti o troppo bassi, questi sono il segnale di una patologia la cui deve essere ricercata tempestivamente dal medico.

Che cos’è l’Emoglobina

Con il termine Emoglobina, si vuole indicare una proteina tetratermica presente nei globuli rossi, e caratterizzata da ben quattro catene proteiche, che prendono il nome di subunità, dalla forma globulare, collegate mediante legami specifici.

Nel soggetto adulto, tale proteina è rappresentata da due catene ALFA e due catene BETA, mentre nel feto e nel neonato, la loro forma è differente. In questo contesto, abbiamo la ALFA- FETOPROTEINA, dove sono presenti due catene ALFA e due catena GAMMA.

Durante la crescita del bambino, le catene GAMMA vengono gradualmente sostituite dalle catene BETA, che sono presenti nell'Emoglobina di un soggetto adulto. A loro volta, ogni catena, contiene al suo interno un gruppo rappresentato da una PORFIRINA che lega un atomo di ferro, ovvero l'EME. Esso è il responsabile del trasporto di ossigeno e di anidride carbonica, un compito fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Il ferro è la sostanza che conferisce ai globuli rossi la tipica colorazione rossa, e l'Emoglobina ha il compito di mantenere la forma biconcava di tali cellule, che risulta essere funzionale al trasporto dell’ossigeno. Quando l’Emoglobina risulta essere alta o bassa, il soggetto può manifestare una serie di sintomi che possono essere il campanello di allarme di una patologia anche grave.

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I valori medi dell’Emoglobina

I valori dell'Emoglobina, possono variare in base all’età ed al sesso di una persona. Questi valori possono differenziarsi anche in base alla modalità con la quale viene dosata, e possono oscillare di circa 0,5/dL per ogni singolo gruppo di malati.

Di seguito troverete gli intervalli di riferimento medi per ogni singolo gruppo di pazienti, anche se per avere un quadro clinico specifico, è necessario prendere in considerazione quello che viene dichiarato sul referto delle analisi di laboratorio.

Fino all’età adolescenziale, ovvero intorno ai 12 anni, i valori che rientrano nella norma sono i seguenti:

  1. alla nascita: 13.5-24.0 g/dL;
  2. primo mese di vita: 10.0-20.0 g/dL;
  3. dal primo al secondo mese di vita: 10.0-18.0 g/dL;
  4. dal secondo mese al sesto mese di vita: 9.5-14.0 g/dL;
  5. età compresa tra 1 ½ e 2 anni di vita: 10.5-13.5 g/dL;
  6. età compresa tra i 2 ed i 6 anni di vita: 11.5-13.5 g/dL;
  7. età compresa tra i 6 ed i 12 anni di vita: 11.5-15.5 g/dL.

Questi valori si riferiscono ai pazienti di entrambi i sessi, ma alla soglia dell’adolescenza, i riferimenti cambiano in base al sesso e sono:

Sesso Maschile

  1. età compresa tra i 12 ed i 18 anni: 13.0-16.0 g/dL;
  2. età superiore ai 18 anni: 13.6-17.7 g/dL.

Sesso Femminile

  1. età compresa tra i 12 ed i 18 anni: 1.0-16.0 g/dL;
  2. età superiore ai 18 anni: 12.1-15.1 g/ dL.

Come abbiamo precedentemente accennato, i valori di riferimento che fanno fede, sono gli intervalli che troverete sul referto delle analisi di laboratorio.

Emoglobina ed Elettroforesi

Quando si parla di Elettroforesi, si vuole indicare un importante esame che consente di valutare la presenza o meno di eventuali forme anomale di Emoglobina. Se tale proteina ha una forma anomala, essa non sarà in grado di trasportare nella maniera corretta l’ossigeno verso i tessuti del nostro corpo.

L'Elettroforesi si basa su un principio fisico molto semplice, che consiste in una tecnica analitica-separativa, con la quale è possibile valutare il movimento il movimento delle particelle cariche di energia elettrica, mediante l’influenza di un campo elettrico, in mezzo ad un fluido.

Tale tecnica, è utile per diagnosticare le più comuni anomalie dell'Emoglobina, ovvero l’anemia mediterranea, oppure la beta-talassemia ad altre patologie. Per effettuare tale test, il paziente dovrà semplicemente sottoporsi la prelievo del sangue, osservando un periodo di digiuno di almeno 8 ore.

Il paziente potrà bere solamente una modica quantità di acqua, ma anche in questo contesto, un eccesso o un difetto, potrebbero determinare alterazioni significative del test.

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